E’ stato pubblicato il decreto ministeriale che contiene le procedure semplificate per l’adozione di modelli di organizzazione e gestione (MOG) della sicurezza nelle piccole e medie imprese. Si considerano qui come PMI quelle definite dalla legislazione vigente: un numero di dipendenti inferiore a 250 unità e un fatturato inferiore a 50 milioni di euro.
La semplificazione riguarda alcuni aspetti organizzativi e le relative modalità applicative. Le procedure semplificate tengono conto dell’articolazione della struttura organizzativa in merito alla quale si considera:
• l’eventuale coincidenza tra il datore di lavoro, l’organo dirigente ai sensi del D.Lgs. 231/01 e l’Alta Direzione di cui alle linee guida Iso 18001:07;
• l’esistenza di un unico centro decisionale e di responsabilità;
• la presenza di “dirigenti” (vedi art. 2 co. 1 lett. d – D.Lgs. 81/2008);
• la presenza di soggetti sottoposti alla altrui vigilanza.
Il decreto parte dal presupposto che un MOG della salute e della sicurezza
1. dipende più dalla complessità dell’organizzazione che non dalla dimensione
2. rappresenta comunque un impegno per una piccola e media impresa.
Pertanto, non essendo obbligatoria l’implementazione di un MOG ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 81/2008, si ritiene utile semplificare l’attuazione di alcuni requisiti.
Deve essere innanzitutto definita una politica aziendale in tema di salute e sicurezza, appropriata alla natura e alle dimensioni dei rischi presenti in azienda. Una volta fatto ciò verrà fatta una pianificazione attraverso uno specifico piano di miglioramento.
Il decreto ministeriale predispone, a tali scopi, una scheda di analisi iniziale (comprendente descrizione dell’organizzazione e del sito, la collocazione e la descrizione dell’azienda, l’andamento di incidenti, infortuni e malattie professionali) e un modulo per il piano di miglioramento: per ogni politica devono essere definiti obiettivi, azioni, indicatori, priorità di intervento, costi, tempi e responsabile.
Il MOG deve inoltre individuare gli standard tecnico-strutturali di legge riguardanti attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici: e anche in questo caso, il decreto predispone un modulo utilizzabile per ogni macchina per tenere sotto controllo manutenzioni ordinarie e straordinarie.
Si prevede inoltre una modulistica per il programma annuale di formazione, informazione e addestramento del personale e una per la rilevazione di situazioni pericolose, incidenti e non conformità.
Tutto l’insieme di queste attività andrà ovviamente sottoposto a un idoneo sistema di controllo sulla sua attuazione: a tal fine il decreto ministeriale predispone una modulistica per l’audit interno e il riesame periodico del modello organizzativo.