A partire dal 26 novembre 2015 i prodotti fitosanitari (si definiscono tali quelli pronti all’impiego – previa diluizione in acqua – utilizzabili per proteggere e conservare i vegetali o distruggere quelli indesiderati) saranno suddivisi in due nuove categorie:
• ad uso professionale
• ad uso non professionale.
I primi comprendono di fatto tutti i formulati attualmente in commercio, ad esclusione di quelli per le piante ornamentali (PPO). Rientrano in questa categoria tutti i prodotti fitosanitari a prescindere dalla loro classificazione ed etichettatura di pericolo. Ne faranno parte quindi i molto tossici (T+), i tossici (T), i nocivi (Xn), gli irritanti (Xi) ed i non classificati (Nc).
A partire dal 26 novembre il loro acquisto ed anche il loro impiego sarà condizionato al possesso di un patentino rilasciato al termine di un corso di formazione obbligatorio, ai sensi del Regolamento CE n. 1107/2009, della durata di 20 ore e valido per cinque anni.
La ratio della normativa è che chi usa prodotti fitosanitari sia pienamente consapevole dei rischi potenziali per la salute umana e l’ambiente e sia a conoscenza delle misure per ridurli.
Chi sono i destinatari di tali corsi?
Coloro che vendono prodotti fitosanitari, per esempio (sanzione da 5mila e 20mila euro per i trasgressori), ma anche gli utilizzatori professionali (quali i lavoratori di imprese agricole).