Il titolo X del D.Lgs. 81/08 (testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro) si sofferma sulle attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici.
Agenti biologici sono tutti quei microrganismi, anche se geneticamente modificati, colture cellulari ed endoparassiti che possono provare allergie, infezioni o intossicazioni.
Il ministero della Salute ha emanato una circolare in merito al coronavirus, la 3190 del 03.02.2020. Il virus non è identificabile o specifico di una determinata attività lavorativa, ma il lavoro pone le persone a contatto potenziale con altre persone esponendole al rischio di contagio.
Il titolo X del D.Lgs. 81/08 (testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro) si sofferma sulle attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici.
Agenti biologici sono tutti quei microrganismi, anche se geneticamente modificati, colture cellulari ed endoparassiti che possono provare allergie, infezioni o intossicazioni.
Il ministero della Salute ha emanato una circolare in merito al coronavirus, la 3190 del 03.02.2020. Il virus non è identificabile o specifico di una determinata attività lavorativa, ma il lavoro pone le persone a contatto potenziale con altre persone esponendole al rischio di contagio.
Il Datore di Lavoro deve fornire informazioni ai lavoratori, anche mediante redazione di informative (o utilizzando opuscoli a disposizione, come quello redatto dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, che indica i 10 comportamenti da adottare per prevenire la diffusione del virus) e adottare precauzioni utili a prevenire l’affollamento e/o situazioni di potenziale contagio. Il documento di valutazione dei rischi dovrà essere aggiornato solo per i rischi specifici connessi alla peculiarità dello svolgimento dell’attività lavorativa, ovvero laddove vi sia un pericolo di contagio da COVID-19 aggiuntivo e differente da quello della popolazione in generale. Diversamente risulta fondamentale adottare le precauzioni già note e diffuse dal ministero della Salute, declinandole alla specificità dei luoghi e delle attività lavorative
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