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In base alla legge 388/2000 le aziende possono destinare uno 0,30% dei contributi versati all’Inps (“contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) a un Fondo Paritetico Interprofessionale, organismo paritetico promosso da associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali.
Le imprese che non aderiscono a nessun fondo non risparmiano lo 0,30%, ma lo versano comunque all’Inps.
Facciamo dunque il punto dei finanziamenti oggi possibili sui vari fondi interprofessionali.

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato una serie di interpelli in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Uno risponde a un quesito posto dall’Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere in merito alle responsabilità delle imprese esecutrici e di quella affidataria.
In definitiva, viene precisato che:

E’ una delle domande che ci vengono rivolte più spesso dalle piccole aziende in cui sono presenti più soci che sono anche lavoratori e in cui il processo decisionale è condiviso: chi è da considerare datore di lavoro?
La giurisprudenza, in questo caso, è unanime.

E’ in fase di definizione il nuovo Regolamento europeo sui dispositivi di protezione individuale. Benché la direttiva del 1989 sia ancora attuale, l’idea è quella di migliorarla.

Di seguito, riportiamo la sintesi di due sentenze della Corte di Cassazione relative agli obblighi sulla sicurezza.

La prima riferisce al rapporto che intercorre tra appaltatore e subappaltatore.

Questa terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, ma ricevuta in prestito dai nostri figli

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